Il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, ospitato nel palazzo Colonna-Barberini, è stato inaugurato nel 1998; l’allestimento si è basato sostanzialmente su criteri tematici che tenessero conto anche degli elementi cronologici e dei dati di provenienza dei reperti.
Il percorso di visita si svolge quindi attraverso la successione di diversi temi, dal culto di Fortuna, alla scultura ellenistica e iconica, fino all’età augustea e imperiale, per passare ai documenti epigrafici e agli altri culti di Praeneste.
Queste sezioni sono allestite nelle sale del I piano, dove è esposto anche il famoso gruppo scultoreo della Triade Capitolina, proveniente da Guidonia, opera unica di importanza mondiale, recuperata nel 1993 dai Carabinieri, dopo il trafugamento e l’esportazione illecita all’estero a seguito di uno scavo clandestino.
Il II piano è dedicato alla necropoli e ai santuari. Nell’ala destra sono esposti i reperti dei corredi delle tombe medio-repubblicane (IV-III sec. a.C.): ciste, specchi, strigili e vasellame; i busti e i cippi funerari di calcare, segnacoli delle tombe; i sarcofagi in peperino.
Nell’ala sinistra sono allestiti i reperti votivi in terracotta del santuario di Ercole, l’altro importante luogo di culto di epoca repubblicana di Praeneste, ed infine i materiali della decorazione architettonica: ambedue i nuclei sono in gran parte provenienti da scavi recenti.
Al III piano è visibile il grande mosaico policromo con l’inondazione del Nilo, fine II secolo a.C., ed il plastico ricostruttivo del Santuario della Fortuna in scala 1:50.