Piazza Santa Maria degli Angeli ospitava la chiesa medievale omonima, distrutta dai bombardamenti aerei americani durante la Seconda guerra mondiale, insieme a gran parte del centro storico.
Scendendo verso porta del Sole, sulla destra sono ben visibili tratti delle mura difensive della città, inglobati nella facciata delle case più tarde.
L’imponente costruzione era ottenuta sovrapponendo grossi blocchi di calcare di forma poligonale, senza l’uso di malta o cemento. La cinta poteva essere alta fino a 6 mt, era fornita di torrioni ed in essa si aprivano grandi porte e varchi più piccoli. Il circuito inglobava l’antica acropoli di Praeneste – l’odierna Castel San Pietro – e da qui scendeva ad abbracciare l’abitato con il santuario di Fortuna in alto. La fase originaria delle mura è visibile, eccezionalmente conservata, nella parte alta della città di Palestrina ed anche a Castel San Pietro.
La data di costruzione si può far risalire al VI-V secolo a.C.; alcuni tratti, come ad esempio quello visibile nella piazza, sono però da ricondurre ad un rifacimento successivo databile intono al III sec. a.C.
L’attuale via Anicia corrisponde ad una strada molto antica; all’inizio, sulla destra, sono visibili altre due fasi delle mura difensive: i blocchi di tufo squadrati appartenevano probabilmente ad una torretta a pianta quadrata che difendeva una porta ancora di epoca repubblicana, mentre le murature a piccole pietre calcaree legate con malta (Opus Incertum), visibili nelle strutture di un palazzetto più tardo, appartenevano forse ad un torrione costruito tra II e I sec. a.C.
Percorrendo via Anicia si raggiunge piazza Regina Margherita, corrispondente all’antico foro della città.