Sulla piazza del foro si affacciavano tre edifici datati alla fine del II sec. a.C.: la Basilica, il cosiddetto Antro delle Sorti e l’Aula Absidata. La Basilica (oggi un’ampia corte rettangolare a cielo aperto) aveva funzioni civili: al suo interno si svolgevano i processi e si trattavano gli affari. In origine era coperta, divisa in tre navate da due file di colonne e probabilmente illuminata da finestre che si aprivano lungo le pareti.
Il cosiddetto Antro delle Sorti (alla sinistra di chi entra nella Basilica) è una grotta naturale allargata artificialmente e arricchita da tre nicchie con finte stalattiti. L’ingresso è monumentalizzato da un arco in blocchi di tufo; la grotta è pavimentata da un raffinato mosaico policromo datato al II sec. a.C. che raffigura un fondale marino; in basso a destra è una scena di sacrificio a Poseidone, il dio del mare.
Sul lato opposto della Basilica, inglobata nelle strutture dell’ex Seminario Vescovile, si trova la cosiddetta Aula Absidata, una sala rettangolare con banconi decorati da fregi dorici e un abside sul fondo, in origine pavimentata dal Mosaico del Nilo (II sec. a.C. oggi esposto al Museo Archeologico) realizzato sul posto da maestranze provenienti da Alessandria d’Egitto.
Varie ipotesi hanno riconosciuto nell’Antro delle Sorti un ninfeo o un santuario dedicato a Iside o a Serapide; nell’Aula Absidata una biblioteca o un santuario di Iside.