Il quartiere intorno all’attuale via del Borgo era noto nel Rinascimento come “o Spregiato” e in epoca medievale vi si trovava il ghetto ebraico della città. Nella zona archeologica, oggi protetta da cancelli, era la Sinagoga, poi trasformata in ospedale dopo la cacciata degli ebrei da Palestrina ad opera di Papa Pio V nel 1568. Gran parte del quartiere fu distrutto dai bombardamenti del 1944.
L’accesso al Santuario di Fortuna Primigenia aveva inizio proprio in corrispondenza di questa strada, dove l’edificio – ricostruito in forme monumentali alla fine del II sec. a.C. – si imposta su un poderoso basamento in opera poligonale di calcare. Le strutture in opera quadrata di tufo, visibili sotto al basamento, fanno parte di una fase precedente del Santuario.
Immediatamente a Sud di via del Borgo, recenti scavi hanno riportato alla luce due terrazze aventi funzione di collegamento tra l’area forense a valle e il Santuario di Fortuna a monte. Nella terrazza superiore, immediatamente dietro la cancellata, sono state individuate una serie di fontane che imitano grotticelle naturali. La terrazza inferiore, pure sostenuta da un muro in opera poligonale, era decorata da un altro ninfeo a finta grotta, forse circondato da un bosco sacro.
Lo spazio intermedio tra il Santuario di Fortuna Primigenia in alto ed il foro della città in basso era quindi animato da continui giochi d’acqua.